Bea, una lunga amicizia

Monica Fucini è l’ideatrice e l’illustratrice di Bea, il personaggio che accompagnò fin dal 2004 il rinnovamento della rivista. Ci ha raccontato com’è nata questa bambina libera e saggia, in cui ogni bambino può identificarsi. Bea è amica, consigliera, compagna di viaggio.

Raccontaci com’è nata Bea, ormai sedici anni fa!
Sedici anni fa la mia cara figlia Zoe aveva 4 anni e dovendo disegnare un nuovo personaggio, cominciai ad osservarla con grande attenzione. Per fare i primi schizzi di Bea presi spunto da lei. Saltava, si arrampicava ovunque ed era curiosa verso il mondo. Toccava ogni sorta di animali che incontrasse, e mi faceva mille domande su tutto quello che vedeva e toccava. Bea, come Zoe allora, ha una bandana che la protegge dal sole, ha un pantalone ampio e colorato che le permette libertà di movimento e scarpe comode per giocare e correre. Bea è libera di muoversi, giocare e conoscere il mondo che la circonda.

Che carattere ha Bea? Che cosa la rende unica?
Bea è curiosa, amica degli animali e sperimenta soluzioni, è creativa e geniale.  È un personaggio solare, gioioso, è pronta a tutto pur di capire cosa succede, cerca alleanze ed è generosa. Trova sempre un modo per metter tutti d’accordo, ha molti amici di ogni tipo e assieme a loro si diverte cercando di rispettare tutte le diversità e le abilità. Prova e riprova, anche sbagliando, ma è sempre leale e disponibile verso tutti e tutte.

Pensi che Bea suggerisca ai bambini come crescere, felicemente?
Bea è sempre alla ricerca di un modo per soddisfare un sogno, un’idea, un progetto, una sua curiosità. Con il suo fare e il suo essere si relaziona con tutti; ci prova, si stanca e si arrabbia, si scontra con le regole, tenta nuove soluzioni, resiste e non molla mai!
Per questo, alla fina delle sue avventure è sempre felice.

La Giostra compie 50 anni; che augurio vuoi fare alla rivista?
La rivista e i suoi personaggi sono nati e cresciuti con tanti bambini, che li hanno amati, attesi e guardati nel loro fare, nel loro vivere. Si sono confrontati e rispecchiati, hanno avuto aiuti e spunti per pensare e migliorare assieme. Mi piacerebbe pensare che questo flusso non si arresti mai, che diventi virtuoso e che aumenti sempre più nel tempo.