La forchetta va d’accordo con tutti aiuta ad alzarti quando sei giù

1° interpretazione

Lo sapete che l’accettazione della forchetta, come strumento per alimentarsi, ha una storia lunga e travagliata?  Si afferma nell’uso comune definitivamente solo con l’utilizzo della pasta, soprattutto dei formati grandi o lunghi, perché sarebbe stato troppo scomodo mangiarli con le mani. Una nuova fase dello sviluppo dell’umanità ha richiesto l’accettazione di strumenti diversi. La stessa cosa capita quando in famiglia le esigenze si modificano e qualcosa poco gradito deve diventare parte della nostra esistenza. Pensiamo a quando i figli crescono e cominciano a voler decidere loro come vestirsi o pettinarsi, le prime amicizie al di fuori della cerchia consolidata…Allora dobbiamo decidere fra l’accettare che i bambini possano fare delle scelte proprie, simbolo anche di una maggiore autonomia emotiva, e un atteggiamento più direttivo che ci darebbe più serenità. Alla fine si decide  per la strada della crescita, sostenendo oggi piccole scelte e autonomie in vista di uno sviluppo emotivo più forte domani.

2° interpretazione

La forchetta è il simbolo dell’aiuto. All’interno della famiglia la funzione del sostegno reciproco è fondamentale. È l’essenza stessa di essere famiglia, di esserci l’uno per l’altro.  Il sostegno fra grandi, e con i bambini, necessità di alcuni principi che lo supportano e lo garantiscono. È importante condividere le esperienze, esplicitando emozioni e sentimenti perché la vita si apprende in modo reciproco, evitare di dare immediatamente consigli ma fare domande per dimostrare vero interesse per l’altro e contemporaneamente aiutarlo a guardare dentro di sé con prospettive diverse. Manifestate rispetto ed empatia per le idee dei piccoli, fornendo un esempio di accettazione, rispetto e vicinanza emotiva. Ricordate che molte volte anche in famiglia la riservatezza delle confidenze è essenziale.

3° interpretazione

Nella vita dei bambini la forchetta è introdotta dopo il biberon e il cucchiaino perché richiede un certo controllo oculo-motorio e di rispetto delle prassi di comportamento. Nell’apprendere ad usare la forchetta i bambini devono imparare a rispettare le norme di sicurezza utili a non ferirsi e non far male agli altri. Insieme a queste abitudini si introducono le prime regole educative. È il momento in cui i bambini si accorgono che esistono dei NO. Inizialmente i piccoli non comprendono che sono necessari e possono manifestare un atteggiamento oppositivo. Gli adulti sanno però che le regole sono importanti per una buona convivenza e che permettono la stabilità, la sicurezza e la crescita dei bambini. Ogni famiglia sulla base dei valori educativi, del suo funzionamento organizzativo stabilirà quante e quali regole sono necessarie e come introdurle. In linea generale dal punto di vista educativo è meglio proporre poche indicazioni ma richiederne il rispetto, in modo dolce e deciso.

 

Maria Antonietta Simeoli

Maestra nella scuola dell'infanzia, collabora fin dal 2004 con La Giostra; è stata tutor presso Università di Torino. Accompagna i genitori nel più difficile mestiere del mondo!  

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